La collaborazione con i Balcani occidentali e la lotta al terrorismo al centro dei colloqui del Consiglio GAI

Comunicato stampa, 08.03.2018

Berna, 08.03.2018 - La Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha partecipato a Bruxelles all'incontro del Consiglio dei ministri della giustizia e degli affari interni dell’Unione europea (Consiglio GAI) degli Stati Schengen. La collaborazione nella lotta al terrorismo, segnatamente con gli Stati dei Balcani occidentali è stata al centro dei colloqui. Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) vorrebbe sfruttare le esperienze fatte in Europa con i diversi attentati terroristici per rafforzare la collaborazione. In tale contesto occorre concentrarsi sulle misure più utili per il lavoro quotidiano degli operatori del settore. La Consigliera federale Sommaruga ha sottolineato l'importanza di un'azione comune contro i contenuti di Internet con rilievo terroristico.

Consigliera federale Simonetta Sommaruga
Consigliera federale Simonetta Sommaruga ©DFAE

Durante il primo Consiglio GAI ordinario tenutosi sotto la presidenza bulgara dell'UE, i ministri hanno discussi diversi aspetti della lotta al terrorismo, tra i quali la collaborazione con gli Stati dei Balcani occidentali, la lotta ai contenuti di Internet con rilievo terroristico e il miglioramento dell'infrastruttura della tecnologia dell'informazione. Vi sono inoltre stati scambi di opinione sullo stato attuale degli sforzi nel settore della migrazione.

Gli Stati dei Balcani occidentali: partner importanti

La collaborazione con la regione dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia) è importante per la lotta contro la tratta di esseri umani, il traffico di migranti, i reati di droga e i reati contro la proprietà. Inoltre, negli ultimi anni, le indagini in collaborazione con gli Stati dei Balcani nel settore del terrorismo negli ultimi anni hanno acquisito un'importanza sempre maggiore.

La Svizzera ha concluso accordi di polizia con tutti gli Stati dei Balcani occidentali fornendo loro anche un sostegno finanziario per migliorare le attività delle loro forze dell'ordine. Inoltre, a Belgrado e Pristina si trovano al momento addetti di polizia svizzeri. Su proposta della presidenza bulgara, gli Stati Schengen hanno discusso misure concrete per sostenere gli Stati della regione. La Svizzera ha segnatamente suggerito di meglio impiegare la rete di addetti di polizia dei diversi Paesi sul posto. 

Lotta ai contenuti di Internet con rilievo terroristico

I ministri hanno inoltre discusso le strategie per affrontare i contenuti di Internet con rilievo terroristico. Lo Stato islamico e altre organizzazioni terroristiche usano Internet a fini propagandistici, reclutare nuovi membri, pianificare reati e fornire le relative istruzioni. In questo modo attraggono giovani e giovani adulti. Il Consiglio federale ha già presentato un disegno di legge per permettere all'Ufficio federale di polizia (fedpol) di investigare in incognito su Internet e sui social media. Questo pacchetto di misure di polizia completa il Piano d'azione nazionale contro la radicalizzazione e l'estremismo violento approvato nel 2017.

La Consigliera federale Sommaruga ha lodato gli sforzi comuni degli Stati Schengen nell'ambito del cosiddetto Forum Internet al quale partecipa anche la Svizzera rilevando tuttavia che non solo lo Stato ma anche l'economia è chiamata ad assumere un ruolo operativo in questo contesto. Le imprese attive su Internet devono moltiplicare i loro sforzi per eliminare i contenuti violenti ed estremisti da Internet e dai social media.

Scambio di informazioni

Inoltre i ministri si sono occupati dell'interoperabilità dei diversi sistemi di informazione di Schengen e Dublino. Lo scopo principale è semplificare il lavoro delle autorità preposte ai controlli di frontiera e al perseguimento penale. Tra le altre cose sono previsti un portale di ricerca europeo e sistemi per rendere più difficile l'impiego di identità multiple da parte di criminali e terroristi.

La Consigliera federale Sommaruga sostiene risolutamente questi sforzi. Ha fatto presente che, in seguito alla crisi migratoria e alla minaccia terroristica, gli Stati Schengen hanno lanciato diversi progetti comuni che meritano di essere sostenuti. È tuttavia importante concentrarsi sui progetti con la maggiore utilità per il lavoro quotidiano delle forze di frontiera e di polizia.

Migrazione: è il momento delle riforme

Tra i temi trattati a Bruxelles vi è stata anche la migrazione. Nell'ultimo anno gli Stati di Schengen hanno definito una serie di provvedimenti per rafforzare la collaborazione con gli Stati terzi lungo le vie migratorie che attraversa il Mediterraneo centrale e per sostenere l'Italia. I risultati già ottenuti e le sfide ancora da affrontare hanno avuto una posizione centrale nelle discussioni. La Consigliera federale Sommaruga ha nuovamente insistito sulla necessità di approfittare della situazione attuale per avviare le necessarie riforme del sistema Dublino così da essere meglio preparati ad affrontare le crisi future.

Il Capo del DFGP ha sottolineato l'importanza di una prassi funzionante in materia di ritorno per la credibilità del sistema europeo di gestione delle frontiere. Il potenziale esistente in particolare nel contesto dell'Agenzia per la protezione delle frontiere e delle coste deve essere utilizzato in modo migliore.

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