La Svizzera è una delle principali piazze finanziarie del mondo. La nostra piazza finanziaria contribuisce in modo significativo alla performance economica della Svizzera ed è fortemente interconnessa con gli altri paesi. In questo contesto, l'accesso al mercato finanziario unico dell'UE riveste un'importanza particolare per i fornitori di servizi finanziari svizzeri.
La crisi finanziaria ha innescato – tra gli altri effetti – una serie di progetti normativi a livello UE volti a rafforzare la stabilità dei mercati finanziari, a migliorare la trasparenza e a rinforzare l’armonizzazione del mercato unico. Per gli stati terzi come la Svizzera, ciò implica anche l’istituzione di un regime d’accesso al mercato in alcuni settori che armonizzi a livello comunitario le regole nazionali finora frammentate. Questi regolamenti per i paesi terzi, rispettivamente questi regimi di accesso al mercato, riguardano anche Svizzera, in quanto non esiste alcun accordo bilaterale tra la Svizzera e l'UE sull'accesso al mercato dei servizi finanziari, ma solamente un accordo bilaterale in materia di assicurazioni. Questo accordo consente alle assicurazioni (ad eccezione di quelle sulla vita) di creare o acquisire liberamente succursali nel territorio delle parti firmatarie.
A seconda dei vari settori, le normative UE per gli Stati terzi prevedono condizioni diverse per l’accesso al mercato. In particolare, queste condizioni includono spesso i seguenti elementi:
equivalenza tra i regolamenti svizzeri ed europei dei mercati finanziari;
equivalenza in materia di pratiche di vigilanza (attuazione del diritto di supervisione);
un accordo di cooperazione tra le autorità di vigilanza coinvolte (degli Stati membri e dell’UE) e l’autorità di vigilanza dello Stato terzo.
In linea di principio, ulteriori condizioni generali si applicano nel campo della lotta contro il riciclaggio di denaro o della cooperazione in materia fiscale. In certi casi, le disposizioni relative all’accesso al mercato contengono requisiti per le imprese svizzere, quale ad esempio l’obbligo di creare una succursale nell’UE.
Un'altra sfida nel processo di equivalenza è la sua politicizzazione da parte della Commissione europea. L’equivalenza delle borse svizzere è stata concessa alla Svizzera in modo limitato solo nell’ambito dei negoziati, non ancora conclusi, dell'accordo quadro. A fine giugno 2019, l'UE ha deciso di non prorogare l’equivalenza delle borse svizzere causa progressi insoddisfacenti nelle negoziazioni. In questo contesto, il Consiglio federale ha adottato una misura di protezione dell'infrastruttura delle borse svizzere, entrata in vigore il 1° luglio 2019 e trasferita nel diritto ordinario il 1° gennaio 2024. Tuttavia, la misura rimane straordinaria anche dopo il trasferimento ed è inizialmente valida per cinque anni. Inoltre, il Consiglio federale può disattivare la misura nei confronti dell'UE prima della scadenza di questo periodo.
Anche la Svizzera ha adottato misure regolamentari in risposta alla crisi finanziaria. Sono state apportate importanti modifiche legislative come, ad esempio, la ripresa del sistema Basilea III, l'adeguamento della legge sugli investimenti collettivi di capitale, il regolamento per ridurre il problema del " too big to fail", la regolamentazione delle infrastrutture dei mercati finanziari (piattaforme di negoziazione, controparti centrali, depositi centrali) ed il commercio di derivati. Altre parti della nuova architettura normativa dei mercati finanziari - la legge sui servizi finanziari (LSF) e la legge sugli istituti finanziari (LiFin) - sono entrate in vigore il 1° gennaio 2020. La LSF contiene le regole di condotta che i fornitori di servizi finanziari devono rispettare nei confronti dei loro clienti. La LiFin uniformizza sostanzialmente la regolamentazione delle autorizzazioni per i fornitori di servizi finanziari.
L'innovazione e la sostenibilità sono fattori chiave per una piazza finanziaria Svizzera competitiva. Il Consiglio federale desidera sfruttare le opportunità offerte alla Svizzera dallo sviluppo tecnologico, la digitalizzazione e la finanza sostenibile: esso vuole creare un quadro giuridico ottimale che consenta al paese di diventare un leader innovativo e sostenibile per le società Fintech e Blockchain, e di proseguire il suo sviluppo in questa direzione. Al riguardo sono già stati effettuati diversi adeguamenti normativi: la Svizzera è stata uno dei primi paesi al mondo a dotarsi di norme giuridiche per la tecnologia blockchain e il suo utilizzo nel settore finanziario. La piazza finanziaria svizzera è inoltre destinata ad espandere ulteriormente la sua posizione di leader mondiale per la finanza sostenibile, grazie ad un quadro normativo ottimale, che comprende il rafforzamento della trasparenza sui rischi, gli impatti ambientali e la prevenzione del greenwashing. A sua volta, l'UE sta lavorando attivamente al finanziamento digitale e sostenibile.