I contadini di montagna addomesticano il clima

Una donna porta al pascolo un gregge di lama sulle Ande peruviane
Sulle Ande peruviane la DSC rafforza la capacità di adattamento della popolazione rurale alle conseguenze dei cambiamenti climatici. © Franck Charton/hemis.fr/laif

Nella Cordigliera delle Ande il riscaldamento terrestre è già una realtà. La DSC promuove un progetto che aiuta le autorità e le popolazioni degli altopiani peruviani ad adattarsi meglio agli effetti del cambiamento climatico.

Il Perù è tra i Paesi maggiormente colpiti dal riscaldamento climatico. Il fenomeno farà aumentare la temperatura media di almeno 1,5 °C entro il 2030. Tra 40 anni le popolazioni degli altopiani andini disporranno solo del 60% delle risorse idriche attuali.

Questa evoluzione è molto preoccupante per gli abitanti della Puna, regione nel sud-est del Perù. Da sempre questo ecosistema è caratterizzato da temperature mutevoli e da scarse precipitazioni; il riscaldamento climatico ha però accentuato queste caratteristiche, minacciando così le principali attività di sostentamento della popolazione, ossia l’agricoltura e l’allevamento. Se non riusciranno ad adattarsi, numerosi abitanti saranno costretti ad abbandonare la terra dei loro antenati per sfuggire alla povertà estrema.

Il progetto PACC (Programa Adaptación al Cambio Climático) contribuisce a ridurre la vulnerabilità di queste popolazioni agli effetti del riscaldamento climatico. Le azioni realizzate sul campo si concentrano su due regioni situate nei bacini idrografici di Huacrahuacho, nel dipartimento di Cuzco, e di Mollebamba, in quello di Apurimac. Ne beneficiano direttamente più di 1700 famiglie che vivono in 21 comunità rurali.

Progetto della DSC: Cambiamento climatico in Perù – La popolazione peruviana impara a gestire le conseguenze del cambiamento climatico

Chiamare a bordo i ricercatori di tutto il mondo

Il progetto PACC ha contribuito a sensibilizzare le autorità peruviane alle sfide legate al riscaldamento globale. Il Governo ha così inserito criteri ambientali anche in altri progetti nazionali, come nel progetto Haku Wiñay, volto a garantire la sicurezza alimentare in 17 regioni del Perù. Il progetto PACC è accompagnato da diversi scienziati. Sotto la guida dell’Istituto di geografia dell’Università di Zurigo si sono uniti in un consorzio a cui hanno aderito varie istituzioni partner in Svizzera e in Perù. La formazione di specialisti del clima nelle scuole universitarie peruviane permette al Paese di dotarsi di esperti che sono in grado di attuare progetti simili al PACC e a Haku Wiñay e che in generale possiedono buone conoscenze delle attività pratiche sul campo e degli usi delle popolazioni andine.

Un grande passo in avanti

Oltre al coinvolgimento delle autorità nazionali e alla diffusione delle conoscenze, un altro elemento molto importante è il coinvolgimento delle donne a tutti i livelli del progetto PACC. La DSC si impegna affinché le donne prendano coscienza dei problemi del cambiamento climatico, abbiano un ruolo attivo sul campo e siano incluse nei processi decisionali. Di recente, il PACC è stato preso a modello in vari dibattiti incentrati sul ruolo delle donne nell’affrontare i cambiamenti climatici. È stato il caso, ad esempio, di una discussione svoltasi nel dicembre 2015 nell’ambito della Conferenza di Parigi sul clima (COP 21).

Parigi: adottato l’accordo sulla politica climatica internazionale. Comunicato stampa, 12.12.2015

Il progetto PACC suscita grande interesse anche nei negoziati internazionali sul clima, a cui la Svizzera partecipa mettendo a disposizione tutta la sua esperienza pratica. Il progetto PACC è particolarmente interessante perché presenta raccomandazioni concrete su come adattarsi ai cambiamenti climatici, mentre spesso le discussioni internazionali si limitano alla lotta contro il riscaldamento climatico e alla riduzione delle emissioni di CO2. Attraverso i suoi progetti e le sue iniziative, la Svizzera fornisce così un prezioso contributo su aspetti climatici fondamentali che hanno un impatto determinante anche per il futuro di altri Paesi.