Spesso, nei Paesi in via di sviluppo, i responsabili decisionali non dispongono di una base di dati affidabile che consenta di adottare in tempo utile le misure necessarie per proteggere il clima e adattarsi alle conseguenze dei suoi cambiamenti. Questo soprattutto a causa della mancanza di risorse per un monitoraggio sistematico del clima.
Dopo la Conferenza dell’ONU sul clima tenutasi a Copenaghen nel 2009 sono stati stanziati fondi supplementari per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la loro mitigazione nei Paesi in via di sviluppo: fondi grazie ai quali la DSC ha potuto avviare il progetto CATCOS (Capacity Buidling and Twinning for Climate Observing Systems) nel quadro del Programma globale Cambiamento climatico e ambiente.
Per oltre cinque anni, nell’ambito di questo progetto è stato fornito a dieci Paesi dell’Africa, dell’America latina e dell’Asia centrale e sud-orientale un sostegno mirato per effettuare osservazioni climatiche. I principali obiettivi del progetto CATCOS erano l’installazione di nuovi strumenti di misurazione, la formazione di persone responsabili della gestione delle stazioni di rilevamento e di scienziate e scienziati specializzati nel settore nonché la promozione della cooperazione regionale e una comunicazione volta a far conoscere i vantaggi dei dati climatici rilevati.
Vari partner svizzeri (Istituto Paul Scherrer, Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca Empa, Università di Friburgo e Università di Zurigo) hanno partecipato al progetto.
Le misurazioni prima di tutto
Dal 2011 al 2016 sono stati misurati i gas serra, gli aerosol e i ghiacciai dapprima in sette e poi in dieci Paesi partner in totale. Oltre all’installazione di apparecchi di misurazione e alla ripresa delle osservazioni climatiche, sono stati anche offerti corsi di formazione su misura, sia in loco che in Svizzera. Le scienziate e gli scienziati locali e le persone responsabili della gestione delle stazioni di rilevamento hanno ricevuto un’apposita formazione sia sull’uso dei nuovi apparecchi sia su come trattare i dati rilevati al fine di soddisfare gli standard di qualità internazionali. Inoltre sono stati organizzati corsi di approfondimento per illustrare i metodi di analisi scientifica dei dati e di valutazione dei risultati.
Le competenze specialistiche sviluppate grazie al progetto CATCOS sono state riconosciute nei Paesi partner, come conferma Budi Satria, climatologo del servizio meteorologico indonesiano (BMKG): «Dopo una formazione di tre mesi in Svizzera sono riuscito a capire meglio le ripercussioni degli incendi boschivi sulla qualità dell’aria a Sumatra. Grazie alle mie analisi ho ricevuto un riconoscimento durante un seminario scientifico internazionale», spiega.