Importanti disparità regionali, la mancanza di opportunità e un alto tasso di disoccupazione tra i giovani figurano tra i principali fattori che hanno provocato la rivoluzione tunisina. In questo contesto sensibile, il progetto I-SEMER intende favorire uno sviluppo regionale più equilibrato, sostenendo l’attività economica e la creazione di impieghi nei governatorati svantaggiati del centro ovest e del sud ovest del Paese (Kasserine, Le Kef, Sidi Bouzid e Medenina) e nell’agglomerazione della capitale Tunisi.
Il progetto, già considerato un successo, ha contribuito alla creazione di quasi 15’000 impieghi in settori variati come quelli del restauro, del turismo, dei servizi informatici o dell’artigianato.
Tre principali livelli di intervento sono privilegiati dal progetto sostenuto dalla DSC:
- organizzazione di tavole rotonde per migliorare il clima degli affari a livello locale;
- sostegno alla creazione di micro imprese da parte di giovani;
- creazione di piccole e medio imprese nel settore rurale.
Dialogo costruttivo grazie alle tavole rotonde
L’obiettivo è fornire una piattaforma di discussione tripartita che riunisca autorità locali, rappresentanti del settore privato e del volontariato. La piattaforma consentirà di vivacizzare il dibattito tra gli attori interessati dallo sviluppo economico della regione e di promuovere un dialogo costruttivo volto a identificare i fattori che frenano lo sviluppo regionale e a realizzare attività in grado di migliorare il clima degli affari.
Le tavole rotonde rappresentano pertanto «laboratori» in materia di presa di decisioni democratiche e di processi di decentramento del potere.
Promozione della microimpresa attraverso l’assistenza e la concessione di microcrediti
Con questo modulo si vogliono raggiungere i giovani, uomini e donne, senza impiego e seguirli nella creazione di una micro impresa offrendo loro un’assistenza specifica e un prodotto finanziario adeguato ai loro bisogni. Questo dispositivo viene realizzato con un partner sperimentato, l’ONG ENDA, che dispone di una vasta rete di collaboratori e di un portafoglio di clienti importante nelle regioni più discoste della Tunisia. È garantita una copertura ottimale del territorio.
Dal 2016 un incubatore d’imprese è stato creato in un quartiere svantaggiato di Tunisi per offrire ai giovani d’età inferiore ai 35 anni servizi di formazione, di accompagnamento e di assistenza in tutte le fasi di realizzazione di una microimpresa. Tali servizi di assistenza sono disponibili in altre parti del Paese.
Sostegno all’imprenditorialità e alla creazione di piccole e medie imprese nelle aree rurali
Nelle regioni periferiche il sostegno ai giovani promotori avviene attraverso l’organizzazione di «laboratori intraprendere» che permettono a giovani imprenditori di familiarizzarsi con i vari aspetti della creazione d’impresa (p. es. stesura di un cosiddetto «business plan»).
Per aiutarli a creare le loro imprese, il progetto I-SEMER organizza anche concorsi per l’imprenditorialità in collaborazione con la Banca tunisina di finanziamento delle piccole e medie imprese (BFPME). L’accento è posto sui giovani, sulle donne e sui diplomati. Un comitato valuta il numero di impieghi creati e l’aspetto innovativo dei progetti. I vincitori del concorso ricevono un’assistenza specifica che garantisce la praticabilità del loro progetto e possono anche beneficiare di un sostegno finanziario grazie a un fondo svizzero-tunisino appartenente alla BFPME.
L’esperienza dimostra che la combinazione tra l’affiancamento tecnico offerto agli imprenditori e il finanziamento del progetto risponde a un bisogno reale. Convinto della pertinenza del progetto, il Governo tunisino ha deciso, nel 2015, di concedere 60 milioni di dinari tunisini (30 milioni di CHF) al fondo svizzero-tunisino della BFPME per prolungare e ampliare il sostegno finanziario alla creazione di piccole e medie imprese.