Le domande poste più spesso alla Helpline del DFAE
Le squadre della Helpline del DFAE trattano ogni giorno centinaia di domande. Attualmente le domande più frequenti riguardano la possibilità di viaggiare in un prossimo futuro e la situazione alle frontiere con i Paesi vicini. Hans-Peter Heiniger, capo della Helpline, riassume le principali domande e risposte ricevute alla fine di questo mese di aprile.
Il volume delle richieste telefoniche o digitali giunte alla Helpline del DFAE è sempre elevato, anche se sono trascorse già diverse settimane dall’inizio della crisi dovuta al COVID-19. © DFAE
La crisi sanitaria COVID-19 è un evento eccezionale. Da settimane, la Helpline del DFAE risponde alle domande dei cittadini e delle cittadine nonché a quelle dei residenti svizzeri colpiti dalla crisi.
Le domande che vengono poste sono ancora molto numerose anche se iniziano a diminuire. La Helpline riceve ogni giorno tra le 200 e le 300 chiamate telefoniche e da 150 a 200 e-mail. La maggior parte delle domande riguarda il coronavirus e solo il 25% i servizi consolari. Hans-Peter Heiniger, capo della Helpline, fornisce maggiori dettagli in merito.
Qual è la domanda più frequente in questo momento?
Riceviamo numerose richieste di informazioni sull’entrata e sull’uscita alle frontiere o sul traffico frontaliero con i Paesi vicini. Il Corpo delle guardie di confine è responsabile del traffico frontaliero in entrata in Svizzera. Attualmente è molto limitato ed è possibile solo in casi eccezionali. Il sito Internet della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) elenca le domande riguardanti la chiusura delle frontiere e le eccezioni, per esempio la possibilità per i genitori di visitare i propri figli. Per l’entrata negli altri Paesi, consigliamo di contattare le ambasciate estere in Svizzera.
L’operazione di rimpatrio del DFAE volge al termine: ricevete ancora domande riguardanti cittadine e cittadini svizzeri bloccati all’estero?
Il numero di questo tipo di domande sta calando, anche perché sono varie settimane che forniamo informazioni sulle possibilità di rientrare e molte persone sono già tornate.
Tuttavia, ci sono ancora Svizzeri e Svizzere e persone straniere che vivono in Svizzera che sono bloccati all’estero per vari motivi e che ci contattano per chiedere quali sono le possibilità per rientrare.
L’azione di rimpatrio del DFAE è praticamente conclusa, ma informiamo sui voli organizzati dagli Stati dell’Unione europea di cui siamo a conoscenza. In questo caso è la rappresentanza in loco ad attivarsi.
Consigliamo anche ai nostri cittadini e alle nostre cittadine di informarsi online o presso un’agenzia di viaggi o una compagnia aerea in merito ai voli commerciali disponibili. Alcune compagnie aeree hanno infatti ripreso a servire alcune destinazioni. I viaggiatori bloccati possono sempre rivolgersi direttamente alla rappresentanza svizzera all’estero competente. Alle persone che si trovano in questa situazione raccomandiamo di scaricare l’applicazione Travel Admin del DFAE e di registrare i loro viaggi.
Molti Svizzeri e Svizzere si chiedono se sarà possibile viaggiare durante le vacanze estive o autunnali. Qual è la risposta a questa domanda?
Molti viaggiatori vogliono sapere se potranno recarsi all’estero questa estate o in autunno. Alcuni stanno pensando di organizzare un viaggio e altri ne avevano già prenotato uno diversi mesi fa, prima che scoppiasse la crisi.
Purtroppo nessuno può prevedere come si svilupperà la situazione e il DFAE non è in grado di fornire risposte più precise. L’unica cosa certa è che la crisi non è ancora finita. Il Consiglio federale continua a consigliare di evitare qualsiasi viaggio non urgente all’estero fino a nuovo ordine. Se questa raccomandazione dovesse essere revocata, occorre tenere presente che ogni Paese ha le proprie disposizioni riguardanti le restrizioni di entrata e di uscita. Ognuno è responsabile della preparazione e dell’organizzazione di un viaggio. Il DFAE consiglia la massima prudenza e di informarsi direttamente presso l’ambasciata estera in Svizzera del Paese in cui si desidera recarsi.