Sanzioni

Per l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) le sanzioni sono uno strumento importante per imporre la pace e la sicurezza. In quanto membro dell’ONU, la Svizzera è tenuta ad adottare e rispettare le sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza.Tali sanzioni possono essere generali o mirate.

   

Sanzioni generali

Le sanzioni generali si applicano agli Stati e ai loro cittadini indistintamente e spesso hanno notevoli ripercussioni umanitarie negative sulla popolazione civile e su Stati terzi. 

SanctionsApp

Le sanzioni comminate dall’ONU sono consultabili attraverso un’app dell’ONU finanziata dalla Svizzera. Oltre all’archivio contenente tutte le sanzioni ONU dal 1991 completo di sintesi, cronologia e valutazione dell’efficacia, nell’app figura anche una «policy checklist» che funge da linea guida per la redazione delle risoluzioni di sanzioni e per la procedura di presentazione delle stesse. Infine, un «Analogy finder» rimanda a risoluzioni di sanzioni già esistenti che presentano una struttura simile. 

SanctionsApp (Apple)

SanctionsApp (Android)

 

Sanzioni mirate

Le sanzioni mirate (Targeted sanctions) sono rivolte direttamente a persone fisiche e giuridiche responsabili di violazioni della pace o minacce alla sicurezza internazionale. In genere sono quindi più efficaci e gli effetti collaterali sulla popolazione civile o su Stati terzi sono nulli o nettamente minori.

In seguito alle esperienze negative fatte con le sanzioni contro l’Iraq negli anni 1990, oggi l’ONU decreta solo sanzioni mirate. Esempi di tali sanzioni sono:

  • Blocco di beni patrimoniali
  • Restrizioni di viaggio per determinate persone
  • Restrizioni commerciali per determinate merci (p. es. diamanti, petrolio, armi)

Le sanzioni mirate sono utilizzate anche nella lotta contro il terrorismo. 

 Liste nominative

Lo strumento principale per attuare le sanzioni mirate decretate dal Consiglio di sicurezza sono le liste nominative stilate dai comitati delle sanzioni, organi subordinati al Consiglio di sicurezza per regimi di sanzioni specifici. Dal momento che l’iscrizione in una di queste liste ha notevoli conseguenze per i singoli individui o i gruppi di persone interessati, il rispetto dei principi dello Stato di diritto assume un’importanza fondamentale nella procedura di iscrizione (listing) e cancellazione (delisting).

Allo scopo di eliminare i deficit dei regimi di sanzioni, la Svizzera s’impegna assieme ad altri Stati per un miglioramento delle procedure. Nel dicembre 2009, nell’ambito del regime di sanzioni al Qaida/talebani, il Consiglio di sicurezza ha deciso l’istituzione di un mediatore per il delisting, accogliendo così una richiesta centrale della Svizzera e dei suoi partner e compiendo un passo importante verso una procedura equa, chiara e conforme ai principi dello Stato di diritto. L’obiettivo è ora d’impiegare il processo di mediazione anche per altri regimi di sanzioni.

Sanzioni finanziarie

La Svizzera promuove attivamente il concetto delle sanzioni finanziarie mirate. Su invito del Governo svizzero, nel 1998 e nel 1999 esperti internazionali si sono riuniti a Interlaken per valutare le possibilità di migliorare questo strumento. I risultati del processo di Interlaken sono stati pubblicati nel 2001 sotto forma di manuale.

Ultima modifica 22.03.2023

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