Settimana di apertura della 78a Assemblea generale dell’ONU

Il presidente della Confederazione Alain Berset e il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis parteciperanno alla settimana di apertura ad alto livello della 78a Assemblea generale dell’ONU. La presenza di numerosi capi di Stato e di Governo a New York permetterà lo svolgimento di molti incontri bilaterali in breve tempo. Gli eventi in programma offriranno l’occasione di delineare e promuovere soluzioni e compromessi per far fronte a sfide planetarie come i conflitti e l’inquinamento ambientale. Il presidente della Confederazione Alain Berset terrà il discorso di apertura a nome della Svizzera dinanzi alla comunità internazionale. Tutti gli aggiornamenti nel newsfeed.

20.9.2023 – Si deve porre fine alla pratica della detenzione arbitraria

Numerosi Stati trattengono arbitrariamente persone usandole come strumento di pressione nelle loro relazioni di politica estera. Questo tema è di grande attualità, come dimostra lo scambio di prigionieri tra gli Stati Uniti e l'Iran di lunedì scorso.

Federal Councillor Ignazio Cassis taking part in the high-level dialogue
Con la sua partecipazione al dialogo sulla detenzione arbitraria nelle relazioni tra Stati, il consigliere federale Ignazio Cassis, nella foto con il segretario di Stato statunitense Antony Blinken e con la ministra degli esteri canadese Mélanie Joly, ha sottolineato la solidarietà della Svizzera con l’iniziativa canadese. © DFAE

Per porre fine alla pratica della detenzione arbitraria, la ministra degli esteri canadese Mélanie Joly, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il loro omologo costaricano Arnoldo André Tinoco hanno organizzato un incontro a livello di ministri degli esteri a New York. In questo modo è stato dato un maggiore impulso all’iniziativa canadese sulla detenzione arbitraria di persone nelle relazioni tra Stati.

Con la sua partecipazione al dialogo, il consigliere federale Ignazio Cassis ha sottolineato la solidarietà e il sostegno della Svizzera all’iniziativa. La Svizzera si batte, anche attraverso i suoi buoni uffici, per fare in modo che le persone detenute arbitrariamente vengano liberate. La questione è già stata al centro dell’incontro bilaterale tra Ignazio Cassis e Mélanie Joly a Ottawa di lunedì scorso.

20.09.2023 – Incontri con i Ministri degli Esteri di Armenia e Azerbaigian

Durante la settimana ad alto livello dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato i Ministri degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan e azero Jeyhun Bayramov per colloqui bilaterali. La Svizzera è pronta a contribuire al dialogo e alla pace sostenibile se ambedue le parti ne danno l'accordo.

20.09.2023 – Incontro tra il consigliere federale Cassis e il ministro degli esteri iraniano Amir-Abdollahian

In occasione del suo incontro con il ministro degli esteri iraniano Hussein Amir-Abdollahian, il consigliere federale Ignazio Cassis ha accolto con favore la ripresa delle relazioni bilaterali tra Iran e Arabia Saudita. La ripresa delle relazioni contribuirà ad allentare le tensioni in Medio Oriente. 

Anche la questione nucleare, tuttora irrisolta, è stata oggetto di discussione. Il consigliere federale ha sottolineato la disponibilità della Svizzera a sostenere una soluzione diplomatica a questo problema, in collaborazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA). Il consigliere federale ha anche espresso preoccupazione per l'aumento delle esecuzioni in Iran.

20.9.2023 – Sostegno per la sicurezza nucleare in Ucraina

Ignazio Cassis e il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi si sono incontrati per la terza volta in un anno, a dimostrazione dell’importanza che la Svizzera attribuisce alla sicurezza nucleare, soprattutto nel contesto della guerra contro l’Ucraina. Nel colloquio con Rafael Grossi, il capo del DFAE ha ricordato che la Svizzera è tutt’ora preoccupata per la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Alla luce di ciò, Ignazio Cassis ha annunciato al direttore generale che la Svizzera sosterrà l’AIEA versandole un milione CHF per le sue missioni in Ucraina. Il contributo finanziario va ad aggiungersi al sostegno materiale fornito della Svizzera (compresse di iodio e tute di protezione).

Infografica che illustra l’impegno della Svizzera per la sicurezza nucleare in Ucraina.
Panoramica dell’impegno della Svizzera per la sicurezza nucleare in Ucraina. © DFAE

Il sostegno finanziario e materiale è espressione del forte impegno della Svizzera finalizzato a garantire la sicurezza nucleare interna ed esterna in Ucraina. La Svizzera si adopera attivamente anche per il rispetto degli standard dell’AIEA in vigore. A maggio del 2023, sotto la presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza dell’ONU, sono stati presentati i cinque principi dell’AIEA volti a garantire la protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. I principi sono così formulati: nessun attacco contro la centrale nucleare; nessun deposito o stazionamento di armi pesanti o truppe presso la centrale; nessuna minaccia alla fornitura di energia esterna; protezione di tutti i sistemi necessari per il funzionamento sicuro della centrale da attacchi o atti di sabotaggio e divieto di ogni azione che mini questi principi. In quell’occasione, il capo del DFAE aveva ricordato che la protezione della centrale nucleare è una questione di rispetto del diritto internazionale umanitario.

Oltre a collaborare con l’AIEA, la Svizzera è attiva anche nel gruppo di lavoro sulla sicurezza radioattiva e nucleare («Radiation and Nuclear Safety») facente parte della formula di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nell’ambito di questo gruppo, la Svizzera si impegna per garantire che il lavoro sia in linea con i cinque principi e con i processi dell’AIEA in vigore.

20.09.2023 – Consiglio di sicurezza dell'ONU: il Presidente Berset rappresenta la Svizzera nel dibattito sull'Ucraina

Il Presidente Berset ha partecipato a un dibattito sull'Ucraina nel Consiglio di sicurezza. Il dibattito si è svolto sotto la presidenza albanese durante la settimana di apertura dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in presenza del Presidente ucraino Volodymyr Selenskyj. Il Presidente ha sottolineato l'importanza centrale della Carta delle Nazioni Unite per la pace e la sicurezza nel mondo. Tuttavia, il numero dei conflitti sta aumentando e con esso la sofferenza della popolazione civile. Alain Berset ha condannato l'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina. Si tratta di un esempio eclatante di violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite. Il Presidente della Confederazione Svizzera ha invitato la Russia a cessare tutte le ostilità e a ritirare immediatamente le sue truppe dal territorio ucraino.

Il Presidente della Confederazione Svizzera Alain Berset parla al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Il Presidente Alain Berset ha sottolineato l'importanza del multilateralismo per una pace sostenibile al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. © DFAE

Le conseguenze dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina si fanno sentire in tutto il mondo. La sicurezza alimentare è a rischio, il settore energetico è colpito e i rischi nucleari sono in aumento. Ecco perché un forte multilateralismo e la fiducia reciproca sono più importanti che mai per raggiungere la pace in Ucraina.

Il compito di ricostruire l'Ucraina in linea con i principi di Lugano è immenso. La Svizzera è solidale con il popolo ucraino in molti modi. Tra le altre cose, sostiene lo sminamento umanitario con conoscenze specialistiche e forniture di materiali e prevede di ampliare ulteriormente questo impegno. Il Presidente ha anche auspicato un ritorno all'Iniziativa sul grano del Mar Nero.

Dichiarazione del Presidente Alain Berset al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 20.09.2023

20.09.2023 – Colloquio bilaterale con il Ministro degli Esteri estone

L'incontro tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il ministro degli esteri estone Margus Tsahkna si è concentrato sul programma di cooperazione tra la Svizzera e l'Estonia, sulle questioni di sicurezza europea e sul sostegno ai rifugiati provenienti dall'Ucraina.

20.09.2023 – Consiglio di sicurezza dell’ONU: la coesione tra i membri non permanenti è fondamentale per un Consiglio efficace

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha rappresentato la Svizzera durante una sessione di informazione alla stampa dei dieci membri non permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU (Elected Ten, E10). La Svizzera è stata eletta membro del Consiglio di sicurezza per il 2023 e 2024. I membri eletti (E10) rappresentano due terzi del Consiglio. Dato che una decisione, per esempio su una risoluzione, richiede nove voti favorevoli, gli E10 sono fondamentali affinché il Consiglio possa svolgere il suo compito, che consiste nel mantenere la pace e la sicurezza nel mondo. 

I dieci membri eletti del Consiglio di sicurezza. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha rappresentato la Svizzera.
I dieci membri eletti del Consiglio di sicurezza. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha rappresentato la Svizzera. © DFAE
Un Consiglio di sicurezza efficiente, trasparente ed efficace è più importante che mai al giorno d’oggi.
Il consigliere federale Ignazio Cassis

Nella dichiarazione stampa congiunta, gli E10 hanno sottolineato la loro coesione e si sono impegnati a sostenere il multilateralismo: «Continueremo a svolgere un ruolo costruttivo con l’obiettivo di costruire ponti e trovare compromessi ragionevoli su tutti i temi trattati dal Consiglio. Come abbiamo visto, se vi è un consenso il Consiglio di sicurezza può adottare importanti misure di mantenimento della pace». Durante un incontro lo scorso agosto sul lago Lemano gli E10 hanno potuto approfondire la loro cooperazione. «Un Consiglio di sicurezza efficiente, trasparente ed efficace è più importante che mai al giorno d’oggi. Sono quindi molto soddisfatto della coesione dei membri eletti del Consiglio, che stanno perseguendo questo obiettivo insieme», ha dichiarato il consigliere federale al termine dell’evento svoltosi a New York.

Dichiarazione stampa congiunta (en)

20.09.2023 – L’inquinamento da plastica va ridotto drasticamente

I prossimi decenni saranno decisivi: il nostro stile di vita sta mettendo a dura prova i limiti del nostro pianeta, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento della plastica. «Servono misure concrete, ma serve anche un lavoro coordinato tra i vari attori internazionali», ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis durante un incontro ministeriale organizzato dalla «High Ambition Coalition to End Plastic Pollution», una coalizione di 60 Stati, tra cui la Svizzera, che ha l’obiettivo di introdurre un accordo internazionale sulla plastica giuridicamente vincolante entro il 2024 al fine di ridurre in modo significativo l’inquinamento da materie plastiche. I negoziati tra gli Stati membri dell’ONU sono attualmente in corso. Lo strumento finalizzato a risolvere il problema dell’inquinamento da plastica deve fornire un triplice contributo: ridurre la produzione di plastica, ridurne il consumo e promuovere un’economia circolare sicura per la gestione dei rifiuti di plastica.

L'infografica mostra in che modo la Svizzera si impegna a combattere l'inquinamento da plastica.
L'impegno della Svizzera per porre fine all'inquinamento da plastica. © DFAE
Un accordo efficace contribuirebbe in modo significativo a ridurre l’inquinamento e a proteggere il clima.
Il consigliere federale Ignazio Cassis

«Un accordo efficace contribuirebbe in modo significativo a ridurre l’inquinamento e a proteggere il clima», ha affermato il consigliere federale Ignazio Cassis durante il suo discorso. La Svizzera partecipa attivamente ai negoziati su questo accordo e, in quanto membro della coalizione, continuerà a battersi per un trattato che protegga l’ambiente e la salute umana dall’inquinamento da plastica. La Ginevra internazionale, forte del suo know-how nel settore, ha il potenziale per sostenere in maniera determinante il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo e ha quindi un’importanza cruciale, come ha sottolineato anche il capo del DFAE a New York: «Ginevra, centro di competenza in materia di rifiuti e prodotti chimici, è il polo della politica internazionale nel campo dell’inquinamento ambientale».

Porre fine all’inquinamento da plastica: discorso del consigliere federale Ignazio Cassis

20.09.2023 – I diversi incontri del giorno del consigliere federale Ignazio Cassis

   

19.09.2023 – Incontro bilaterale con il ministro degli esteri turco

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato il ministro degli esteri turco Hakan Fidan per un colloquio bilaterale a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L'attenzione si è concentrata sull'approfondimento delle relazioni bilaterali e sulle questioni regionali e internazionali.

19.09.2023 – I crimini di aggressione perpetrati attraverso guerre di aggressione devono essere puniti più severamente

«La Svizzera è convinta che sia imprescindibile chiamare a rispondere delle loro azioni chi ha commesso crimini di aggressione e sostiene fermamente la Corte penale internazionale», ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis durante un incontro ministeriale a New York. L’incontro, organizzato dalla ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock, è stato incentrato su una futura riforma dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI). Si è parlato di come colmare il divario giurisdizionale relativo ai crimini di aggressione in determinate situazioni, rafforzando così la CPI. Una CPI adeguata alle realtà geopolitiche è più importante che mai. In particolare, deve essere possibile chiamare a rispondere in modo più sistematico i responsabili delle guerre di aggressione. «L’aggressione militare contro l’Ucraina dimostra la rilevanza della questione, e ci rammarichiamo che la CPI non sia attualmente autorizzata a indagare sul crimine di aggressione in Ucraina», ha affermato il capo del DFAE.

Il consigliere federale Cassis ha partecipato a un dialogo ministeriale sulla Corte penale internazionale a New York.
Il consigliere federale Ignazio Cassis ha sottolineato a New York la necessità di riformare lo Statuto di Roma per garantire in futuro l’obbligo di rispondere dei crimini di aggressione. © DFAE
La Svizzera è convinta che sia imprescindibile chiamare a rispondere delle loro azioni chi ha commesso crimini di aggressione e sostiene fermamente la Corte penale internazionale.
Consigliere federale Ignazio Cassis

La CPI ha giurisdizione sui crimini più gravi. Questi includono il genocidio, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra e i crimini di aggressione. La CPI ha il compito di portare i responsabili di crimini davanti alla giustizia, in collaborazione con gli Stati membri dello Statuto di Roma, che è il fondamento della CPI. La Svizzera sostiene la CPI sin dalla sua fondazione nel 2002 e si impegna a sostenere i principi dello Statuto di Roma: la giurisdizione internazionale è infatti fondamentale per una pace sostenibile in tutto il mondo. Lo Statuto celebra quest’anno il suo 25° anniversario.

Discorso del consigliere federale Ignazio Cassis

19.09.2023 – Il consigliere federale Ignazio Cassis incontra segretario di Stato americano Antony Blinken

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ringraziato il Consigliere federale Ignazio Cassis per il ruolo svolto dalla Svizzera nel rilascio dei prigionieri americani in Iran, ieri, durante un breve incontro a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

19.09.2023 – Il consigliere federale Ignazio Cassis incontra la segretaria generale dell’OSCE Helga Schmid

Il consigliere federale Cassis incontra la segretaria generale dell’OSCE Helga Schmid per un colloquio bilaterale.
Nell’incontro con la segretaria generale dell’OSCE Helga Schmid, il consigliere federale Ignazio Cassis ha sottolineato che la Svizzera è disposta a partecipare alla ricerca di soluzioni alle grandi sfide che l’importante organizzazione internazionale deve affrontare. © DFAE

A New York, il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato Helga Schmid, segretaria generale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). L’OSCE è un’importante piattaforma composta da 57 Stati che opera per raggiungere la pace e la sicurezza in Europa, nelle regioni limitrofe e nel mondo. Sullo sfondo dell’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina, l’OSCE – come del resto tutte le altre organizzazioni e istituzioni – deve affrontare enormi sfide. Per esempio il fatto che, a causa del blocco di alcuni Stati membri, non sia stato ancora possibile prendere una decisione sulla presidenza del 2024 e sul rinnovo delle quattro più importanti cariche esecutive dell’Organizzazione. Durante l’incontro, il capo del DFAE ha rbadito che la Svizzera sosterrà attivamente l’OSCE nella ricerca di una soluzione di compromesso.

19.09.2023 – Discorso di apertura della Svizzera dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU: disuguaglianze, pace, diritti umani, guerra contro l’Ucraina e cambiamento climatico i temi centrali

Il presidente della Confederazione Alain Berset ha tenuto, a nome della Svizzera, il tradizionale discorso di apertura dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU. In questa cornice, i capi di Stato dei Paesi membri dell’ONU presentano, ciascuno dalla propria prospettiva, le principali sfide e opportunità che devono essere affrontate a livello multilaterale. Di fronte alla comunità internazionale riunita, la Svizzera ha sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione tra Stati per contrastare le crescenti disuguaglianze, promuovere la pace, garantire il rispetto dei diritti umani, mitigare le conseguenze della guerra contro l’Ucraina e affrontare gli effetti del cambiamento climatico.

Il presidente della Confederazione Alain Berset durante il discorso di apertura davanti all’Assemblea generale dell’ONU.
Il presidente della Confederazione Alain Berset durante il discorso di apertura davanti all’Assemblea generale dell’ONU. © Anthony Collins

Le disuguaglianze, tra Paesi e al loro interno, si stanno aggravando: il divario tra il 10% più ricco della popolazione mondiale e il 50% più povero è raddoppiato negli ultimi due decenni. Le disparità colpiscono in modo sproporzionato le fasce più svantaggiate di una società, indebolendole ulteriormente. Mettono inoltre in pericolo l’esistenza delle democrazie, favoriscono l’instabilità e il populismo e innescano quindi conflitti. Il presidente della Confederazione ha sottolineato che le disuguaglianze vanno combattute a vari livelli.

La Svizzera si impegna per la risoluzione dei conflitti. In qualità di membro del Consiglio di sicurezza dell’ONU, si adopera con determinazione per promuovere una pace sostenibile e proteggere la popolazione civile, cercando sempre di individuare le cause dei conflitti e delle crisi nel mondo, come le disuguaglianze sociali e di genere o i cambiamenti climatici. Questo presuppone che si instauri un rapporto di fiducia tra gli Stati. Lo scorso maggio, durante la presidenza svizzera, il consigliere federale Ignazio Cassis ha presieduto un dibattito su questo tema in seno al Consiglio di sicurezza, dando così alcuni impulsi a questo organo per plasmare la sua azione futura. La fiducia reciproca è infatti il presupposto di base per promuovere la pace e prevenire i conflitti in maniera efficace in modo da offrire alle generazioni future la possibilità di vivere in un mondo pacifico.

Davanti all’Assemblea generale dell’ONU, la Svizzera ha condannato chiaramente l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e la conseguente violazione dello Statuto delle Nazioni Unite. Durante il soggiorno a New York, il consigliere federale Ignazio Cassis incontrerà, tra gli altri, Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), per discutere delle questioni relative alla sicurezza nucleare in Ucraina.

Discorso di apertura della Svizzera dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU (fr)

19.09.2023 – Colloqui bilaterali tra il consigliere federale Cassis e il ministro degli esteri greco Gerapetritis

Il consigliere federale Ignazio Cassis e il ministro degli esteri greco Giorgos Gerapetritis si incontrano a New York per colloqui bilaterali.
Il consigliere federale Ignazio Cassis e il ministro degli esteri greco Giorgos Gerapetritis si sono incontrati a New York per un colloquio bilaterale. © DFAE

Durante il suo incontro con il ministro degli esteri greco Giorgos Gerapetritis a New York, il consigliere federale Ignazio Cassis ha ribadito le eccellenti relazioni bilaterali tra i due Paesi. Il recente intervento svizzero a sostegno delle autorità greche contro gli incendi boschivi e le successive inondazioni – con l’invio di un team di esperti svizzero e di elicotteri Super Puma sul posto – è un forte segnale di solidarietà e sottolinea le strette relazioni tra i due Paesi.

Anche la politica europea della Svizzera è stata al centro dei colloqui. In questo contesto, il capo del DFAE Ignazio Cassis ha sottolineato il secondo contributo svizzero alla Grecia nel settore della migrazione, che contribuisce in modo importante al rafforzamento della stabilità e della coesione in Europa.

18.09.2023 – La formazione non aspetta

«La formazione non può aspettare e deve diventare più resistente alle crisi», ha sottolineato Thomas Gürber, Segretario di Stato aggiunto del DFAE e capo della Divisione Nazioni Unite. Gürber si è espresso in occasione di un evento organizzato congiuntamente dalla Svizzera, dalla Roger Federer Foundation, dalla Global Partnership for Education e dal Governo del Kenya a New York. La formazione riduce le disuguaglianze e crea prospettive. Tra Covid-19 e le numerose crisi e conflitti attuali, i partecipanti hanno discusso dell'importanza di investire nella formazione per il benessere dei bambini.

Istruzione di base e formazione professionale, DSC

18.09.2023 – 50 anni di appartenenza della Germania alle Nazioni Unite

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha partecipato ad un ricevimento organizzato dalla Missione della Germania presso le Nazioni Unite a New York la sera del 18 settembre 2023, dove ha incontrato il Cancelliere Olaf Scholz.

18.09.2023 – Il consigliere federale Ignazio Cassis in viaggio per New York

Dal 18 al 20 settembre 2023, il consigliere federale Ignazio Cassis parteciperà alla settimana di apertura dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Al centro degli eventi tematici e degli incontri bilaterali cui parteciperanno il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e la sua delegazione vi saranno la guerra contro l’Ucraina, la lotta contro l’inquinamento e la garanzia dello Stato di diritto e del diritto internazionale umanitario.

Comunicato stampa

La settimana di apertura dell’Assemblea generale dell’ONU

L’Assemblea generale dell’ONU si riunisce sistematicamente per un anno a partire dal mese di settembre ed è ogni volta inaugurata da una settimana ad alto livello. In tale occasione, un gran numero di rappresentanti di Stato e di Governo si incontrano presso la sede dell’ONU a New York. Grazie agli eventi ufficiali e agli incontri bilaterali, la Svizzera ha così una reale possibilità per affrontare le questioni di politica estera che le stanno a cuore.

La settimana di apertura permette di promuovere soluzioni e compromessi, approfondire relazioni bilaterali e rafforzare il multilateralismo. Alla luce delle attuali sfide globali e delle nuove minacce alla pace internazionale, la Svizzera ritiene che un sistema multilaterale forte sia più importante che mai, poiché i problemi più urgenti possono essere affrontati e superati solo mediante la collaborazione.

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