Il rapporto volontario fornisce una panoramica dell’attuazione del diritto internazionale umanitario (DIU) da parte della Svizzera. È stato elaborato dal Comitato interdipartimentale per il diritto internazionale umanitario (Comitato interdipartimentale), che comprende rappresentanti del Dipartimento federale degli affari esteri, del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, del Dipartimento federale di giustizia e polizia, del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, del Dipartimento federale dell’interno, del Ministero pubblico della Confederazione e che collabora anche con la. Croce Rossa svizzera. Il primo rapporto volontario della Svizzera è stato adottato dal Consiglio federale nel 2020 e il secondo il 23 ottobre 2024, in preparazione della 34a Conferenza internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Articolato in otto capitoli, analizza i principali esempi di buone pratiche e le sfide nei rispettivi ambiti. Di seguito sono elencati i temi chiave affrontati: protezione specifica, regolamentazione dei mezzi e dei metodi di guerra, perseguimento penale di gravi violazioni del DIU, diffusione e formazione in DIU, sostegno all’attuazione del DIU, altre misure per assicurare il rispetto del DIU. Oltre al diritto internazionale umanitario, affronta anche temi di attualità come le esenzioni umanitarie e il Consiglio di sicurezza.

La redazione del rapporto volontario ha permesso al Comitato interdipartimentale di rafforzare gli scambi tra i suoi membri in merito all’attuazione del DIU da parte della Svizzera. Il Comitato può ora contare su una comprensione comune e approfondita delle buone pratiche e delle principali sfide legate al rispetto del DIU da parte della Svizzera. Su questa base ha adottato un piano d’azione che include misure concrete finalizzate a rafforzare l’azione della Svizzera in favore del DIU. Una di queste consiste nel sostenere altre commissioni nazionali nella redazione dei loro rapporti volontari. La Svizzera incoraggia infatti tutti gli Stati che non l’hanno ancora fatto a condurre un simile esercizio. I rapporti elaborati potrebbero arricchire gli scambi sulle migliori prassi e le misure necessarie per migliorare il rispetto e l’attuazione del DIU. Quest’ultimo ne uscirebbe rafforzato, garantendo una migliore protezione delle vittime dei conflitti armati.


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Ultima modifica 21.11.2024

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