Nuovo quadro di orientamento per la politica estera della Svizzera

Pace e sicurezza, prosperità, sostenibilità e digitalizzazione sono le priorità della politica estera per i prossimi quattro anni. Durante la seduta del 29 gennaio il Consiglio federale ha approvato la Strategia di politica estera 2020-2023 che fissa obiettivi concreti per tutte le regioni del mondo – con un’attenzione particolare per l’Europa e l’Unione europea (UE) – e priorità per la rete esterna e la comunicazione.

 La figura mostra le icone delle priorità della Strategia di politica estera 2020-2023: una colomba per «pace e sicurezza», un grafico per «prosperità», un globo per «sostenibilità» e una rete per «digitalizzazione» (max. 170

Le priorità della Strategia di politica estera 2020-2023 in un colpo d’occhio: pace e sicurezza, prosperità, sostenibilità, digitalizzazione. ©DFAE

Le trasformazioni degli equilibri geopolitici, la frammentazione degli assetti commerciali internazionali, le sfide ambientali e migratorie creano dinamiche dall’esito difficile da prevedere. In questo contesto, la politica estera sta diventando sempre più importante.

Il Consiglio federale intende dunque non solo fare leva sulla coerenza, la fiducia e la tradizione per consentire alla Svizzera di posizionarsi in modo coerente, efficace e credibile, ma anche porre nuovi accenti e utilizzare strumenti rilevanti in un momento in cui il mondo è caratterizzato da una crescente instabilità.

La Strategia di politica estera 2020-2023 è la terza a essere adottata dal Consiglio federale da quando, nel 2011, ha incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di elaborarne una a cadenza quadriennale. Per la prima volta è stata messa a punto nell’ambito di un ampio processo interdipartimentale. Così facendo il Consiglio federale ribadisce la propria volontà di ampliare le basi su cui si fonda la politica estera, di modo che l’azione della Svizzera all’estero rispecchi con coerenza gli interessi e i valori del Paese.

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