Berna, Comunicato stampa, 12.11.2015

La Svizzera vuole rafforzare il suo impegno nell’ambito della mediazione. Durante la Conferenza annuale della Divisione Sicurezza umana (DSU) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il consigliere federale Didier Burkhalter ha rimarcato tale volontà, aggiungendo che la Svizzera può fare appoggio sulla sua lunga tradizione di mediatrice.

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Nel suo discorso il capo del DFAE ha affermato che i buoni uffici della Svizzera e in particolare la mediazione sono il fondamento della politica di pace della Svizzera. Poiché la mediazione è uno dei settori in cui la Svizzera può contribuire sostenibilmente al rafforzamento della pace e della sicurezza nel mondo, Burkhalter ha sottolineato quanto questo ambito gli stia a cuore.

Nei luoghi in cui la quotidianità è segnata da guerre, conflitti, mancanza di prospettive, disperazione, indigenza e dolore, la mediazione è spesso l’unica via di scampo e rappresenta un segnale di speranza, come in Medio Oriente, Sudan del Sud o Ucraina. Permette alla Svizzera di contribuire alla convivenza pacifica tra i popoli, in sintonia con la Costituzione federale. Nel quadro dei suoi buoni uffici, la Svizzera ha una lunga tradizione di mediatrice in tali contesti. L’ambasciatrice Heidi Grau, capo della DSU, ha sottolineato l’importanza e la necessità della mediazione, strumento efficace in tutto il mondo nella risoluzione dei conflitti. Ha dichiarato inoltre che la Svizzera presenta i presupposti ideali in materia.

Adattare la mediazione a nuovi scenari

La natura e le ragioni dei conflitti mutano, la Svizzera deve pertanto adattare i suoi buoni uffici alle nuove situazioni e professionalizzare la mediazione. Oggi le attività dei gruppi estremisti eludono i confini nazionali, i conflitti sono incentrati sulla delimitazione di frontiere o hanno origine nella contesa per le risorse idriche. Di conseguenza cambiano anche gli approcci e le soluzioni possibili. Il consigliere federale Burkhalter ha posto l’accento sull’attuale impegno di mediazione della Svizzera, particolarmente vario, ricordando che questo punto di forza va potenziato ulteriormente e sfruttato meglio. In futuro la Svizzera dovrà lanciare più frequentemente iniziative di mediazione proprie e, al contempo, mettere a disposizione di organi come l’ONU e l’OSCE mediatori e mediatrici svizzeri di alto livello. A questo scopo la formazione nel settore va sviluppata adeguatamente. Offrendo possibilità di carriera specialistiche, il DFAE vuole promuovere nuove leve nell’ambito della mediazione e collaborare maggiormente con partner, altri Stati e organizzazioni.

Ogni conflitto e ogni esperienza di mediazione sono diversi

Alla Conferenza annuale della DSU diplomatici ed esperti di alto livello hanno parlato delle loro esperienze di mediazione. L’inviato speciale dell’ONU per la Siria, Staffan de Mistura, ha illustrato il punto di vista dell’ONU in un messaggio video. David Harland, direttore del Centro per il dialogo umanitario (Humanitarian Dialogue Centre), organizzazione con sede a Ginevra che opera nel campo della mediazione, ha parlato della mediazione dal punto di vista di un’organizzazione non governativa. Alexander Hug, capo osservatore supplente della missione speciale di osservazione dell’OSCE in Ucraina, ha raccontato le sue esperienze. L’ambasciatrice Christine Schraner Burgener e l’ambasciatore Günther Bächler hanno riferito del loro lavoro di mediazione in Thailandia, in Nepal e in Georgia. Fortune Charumbira, capo tribù e senatore zimbabwese, ha illustrato come si possono combinare metodi tradizionali di risoluzione dei conflitti con strategie di mediazione moderne.

Tra gli esempi di attività di mediazione di successo della Svizzera vi sono gli accordi di Évian, che hanno segnato la fine della guerra civile algerina e hanno sancito l’indipendenza dell’Algeria, oppure, più recentemente, le trattative sull’armistizio del conflitto nei Monti Nuba sudanesi (2002), la mediazione tra la Turchia e l’Armenia (2009) e tra la Georgia e la Russia (2010-2011) o l’impegno della Svizzera in Ucraina nel quadro dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).


Informazioni supplementari:

I buoni uffici della Svizzera
Conferenza annuale 2015
Allocuzione del Consigliere federale Didier Burkhalter (fr/de)


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Ultima modifica 19.07.2023

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