Berna, Comunicato stampa, 09.01.2009

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) deplora vivamente la situazione umanitaria catastrofica a Gaza. Saluta la risoluzione adottata dal Consiglio di Sicurezza che chiede la cessazione immediata delle ostilità nella Striscia di Gaza ed esorta tutte le Parti a rispettarla. Il DFAE invoca un’inchiesta imparziale sul rispetto del diritto internazionale umanitario. Di fronte all’urgenza umanitaria, il DFAE stanzia 3 milioni di franchi supplementari per le organizzazioni di aiuto umanitario. Prepara inoltre l’invio sul posto di una missione umanitaria d’urgenza.

La situazione umanitaria a Gaza è catastrofica. Oggi i morti si contano a centinaia e i feriti a migliaia. I civili, ivi compresi i bambini, pagano un tributo molto pesante agli scontri. Citando fonti palestinesi, le Nazioni Unite parlano di 758 morti e 3’100 feriti. (fonte: comunicato stampa dell’ONU dell’8 gennaio 2009). Due incidenti, il 5 e il 6 gennaio 2009, hanno causato la morte di almeno 46 civili rifugiatisi in scuole a Gaza gestite dall’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi della Palestina. Secondo le fonti ufficiali israeliane, dall’inizio dell’operazione dell’esercito israeliano i razzi lanciati da Gaza verso Israele hanno causato la morte di 4 persone e fatto 176 feriti tra la popolazione civile (fonte: comunicazione del Ministero degli affari esteri israeliano dell’8 gennaio 2009).  

I periodi di tregua umanitaria devono essere estesi immediatamente per permettere di approntare un corridoio umanitario permanente. In questi ultimi giorni la Svizzera è intervenuta con mezzi diplomatici affinché il CICR possa entrare nella Striscia di Gaza e compiervi il suo mandato. Il DFAE è preoccupato per le distruzioni di ambulanze e per i consistenti danni materiali subiti da numerosi ospedali a Gaza. Tutte le parti in conflitto hanno l’obbligo di proteggere il personale medico, gli ospedali e altre unità sanitarie. Deve essere assicurata anche la protezione delle persone sfollate.

Sono essenziali l’accesso dei feriti alle cure mediche e l’accesso delle agenzie umanitarie alla popolazione civile; accesso che attualmente è reso quasi impossibile e che ha indotto l’UNRWA a sospendere provvisoriamente le sue attività umanitarie a Gaza dopo i tiri israeliani contro alcuni convogli che hanno causato la morte di due collaboratori. Anche un collaboratore del CICR è stato fatto oggetto di tiri. Gli attacchi contro organizzazioni umanitarie sono violazioni del diritto internazionale umanitario. La Svizzera deplora questa situazione ed esige un accesso umanitario rapido e senza ostacoli. I beni di soccorso devono poter essere inoltrati e i feriti evacuati.

Il DFAE accoglie positivamente gli sforzi internazionali per porre fine all’attuale crisi, in particolare la risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (8 gennaio 2009) che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza. La Svizzera chiede alle Parti in conflitto di rispettarlo e di rispondere favorevolmente alle altre iniziative in corso. In tale contesto, essa invoca un’inchiesta imparziale sul rispetto del diritto internazionale umanitaria, in particolare riguardo agli attacchi contro le due scuole gestite dall’UNRWA.

La Svizzera ha deciso di stanziare 3 milioni di franchi supplementari per venire in aiuto alle vittime civili del conflitto nella Striscia di Gaza. Anche l’aiuto umanitario della Confederazione è disposto a fornire un sostegno logistico al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM), con la messa a disposizione di esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario. Per finire, la Svizzera prepara una missione di aiuto umanitario d’urgenza, composta da esperti nei settori medico, dell’acqua potabile e della logistica, che sarà sul posto nei prossimi giorni. 

La Svizzera rimane convinta che il conflitto israelo-palestinese non può essere risolto mediante mezzi militari. Soltanto negoziati miranti alla costituzione di uno Stato palestinese valido accanto a uno Stato di Israele riconosciuto internazionalmente entro frontiere sicure porteranno a una soluzione duratura del conflitto.

La Confederazione assegna ogni anno ai Territori palestinesi occupati in media 12 milioni di franchi svizzeri di aiuti umanitari, somma destinata principalmente all’UNRWA e al CICR. 

Interlocutore: 

Toni Frisch, Direttore supplente della DSC e Delegato per l’aiuto umanitario della Confederazione Tel. +41 (79) 415 27 54 


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Ultima modifica 19.07.2023

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