Berna, Comunicato stampa, 27.04.2015

La Svizzera esorta tutte le parti coinvolte a rispettare i loro obblighi derivanti dal diritto internazionale e, in particolare, a garantire la protezione dei civili. La Svizzera sostiene inoltre gli sforzi dell’inviato dell’ONU per la Siria, Staffan de Mistura, per riprendere le consultazioni a Ginevra nei mesi di maggio e giugno 2015 con lo scopo di trovare una soluzione politica al conflitto siriano.

La Svizzera esprime il proprio sgomento per le violazioni del diritto internazionale e il deterioramento della situazione umanitaria in Siria e Iraq e ricorda a tutte le parti in conflitto che le operazioni militari devono essere condotte prendendo tutte le precauzioni possibili per evitare perdite in vite umane tra la popolazione civile, il ferimento di civili e danni ai beni di carattere civile. Gli esempi più recenti sono gli avvenimenti di Aleppo e Idlib. La Svizzera lancia un appello a tutte le parti in conflitto affinché concedano un rapido e libero accesso agli aiuti umanitari in favore delle popolazioni colpite.

La Svizzera condanna inoltre le gravi e sistematiche discriminazioni commesse ai danni della popolazione civile religiosamente ed etnicamente diversificata in Siria e Iraq. Tra l’altro, la città di Aleppo è oggi divisa in due parti, una controllata dalle truppe governative e l’altra dai combattenti insorti. Ampie fasce di questa società pluralista non trovano più spazio alcuno e sono costrette a fuggire dai combattimenti, particolarmente dopo i violenti scontri che hanno causato la morte di molti civili. La Svizzera esorta quindi tutte le parti coinvolte a rispettare gli  obblighi derivanti dal diritto internazionale e, in special modo, a garantire la protezione dei civili.

La Svizzera sta compiendo sforzi notevoli per alleviare le sofferenze di tutte le vittime della crisi siriana, attraverso progetti in favore delle popolazioni colpite e tramite i suoi partner umanitari. A tale scopo, afine di febbraio 2015, il Consiglio federale ha varato nuove misure per sostenere le vittime del conflitto siriano. In aggiunta ai 128 milioni di franchi già stanziati dall’inizio della guerra, l’aiuto sul posto sarà rafforzato con altri 50 milioni di franchi. Circa la metà di questi 50 milioni è destinata a potenziare l’aiuto alla popolazione colpita direttamente in Siria, l’altra metà nei Paesi confinanti. La Svizzera contribuisce inoltre a sostenere la società civile siriana e a cercare una soluzione politica del conflitto.

Esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) sono distaccati presso organizzazioni partner dell’ONU. La diplomazia umanitaria e la promozione del coordinamento internazionale degli aiuti rappresentano un altro importante elemento dell’impegno svizzero.

In Iraq la Svizzera si è attivata rapidamente, dopo lo scoppio di questa nuova crisi a inizio, 2014. Da allora, ha devoluto oltre 17 milioni di franchi al sostegno umanitario tramite organizzazioni partner (CICR, ACNUR, ONG internazionali), fornito 170 tonnellate di materiale per l’inverno (1300 tende, stufe, materassi, coperte, ecc.) e messo a disposizione dell’ONU tre esperti CSA.


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