Oltre che dai media tradizionali come la stampa, la televisione o la radio, la diffusione delle informazioni è accelerata dall’uso intensivo dei social media. La società riceve e interpreta queste notizie nei modi più disparati. Le persone vivono ormai in quel che si definisce un mondo post-verità («post-truth world»), dove è sempre più difficile distinguere le notizie false da quelle vere. È così che si cerca di usare dati statistici per corroborare la propria opinione o per diffondere consapevolmente informazioni menzognere.
Le statistiche ufficiali sono in grado di dare risposta a questi problemi: sono compilate conformemente a rigidi criteri etici e professionali (p. es. i Principi fondamentali della statistica ufficiale delle Nazioni Unite o il Codice delle statistiche europee) e, inoltre, sono accessibili e riproducibili gratuitamente.
La conferenza analizzerà il legame tra «fake news», «bolle di filtraggio» e tutto ciò che a che fare con le statistiche ufficiali, illustrato dal filosofo danese Vincent F. Hendricks, che ne ha fatto oggetto dei suoi studi. A seguire, una tavola rotonda si soffermerà sulle modalità da impiegare per contrastare l’abuso di dati e informazioni nell’era digitale.
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